I luoghi comuni più diffusi sulle aste da sfatare se vuoi guadagnare

Ecco quali sono i principali miti con cui i consulenti di aste devono fare i conti sempre più spesso e come scardinarli
falsi miti aste

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“L’asta è una truffa, me l’ha detto il mio amico.. ”, “Un mio amico/parente ha avuto una brutta esperienza con le aste.”, quante volte hai già sentito pronunciare una di queste frasi dai tuoi potenziali clienti? Troppe, probabilmente. Sì, perché non si può nascondere che ancora oggi i consulenti di aste devono fare i conti con le false credenze, quei falsi miti sulle aste che nel corso del tempo sono stati amplificati dal passaparola.

Le false credenze sull’asta più comuni

Ma quali sono questi miti da sfatare che spesso allontanano chi vuole partecipare all’asta? Li elenchiamo di seguito uno per uno e nel prossimo paragrafo andremo a confutare ogni tesi con una valida antitesi:

  1. Le aste sono gestite da “brutta gente”, sono pericolose, sono una truffa
  2. Se ti aggiudichi un immobile poi l’occupante lo distrugge e devi spendere il doppio per sistemarlo
  3. Se vuoi partecipare all’asta devi avere subito tutti i soldi in contanti
  4. Ci vogliono anni e tanti soldi per far liberare un immobile occupato
  5. Non si possono vedere gli immobili in asta, devi comprarli a scatola chiusa
  6. Se decidi di partecipare all’asta il proprietario di casa (il debitore esecutato) ti minaccia

Come sfatare i falsi miti sulle aste

Vediamo punto per punto come puoi sfatare queste false credenze dei tuoi clienti:

  1. Ogni immobile in asta è gestito dal Tribunale di territorio competente, ogni documento presentato è verificabile, tutto è dichiarato, per cui di certo non è l’asta il “posto” giusto per chi voglia fare affari loschi con soldi di dubbia origine( la famosa “brutta gente”)
  2. E’ vero, potrebbe capitare che l’occupante per ripicca possa danneggiare l’immobile, ma quante volte succede? Le casistiche sono veramente poche. Inoltre, se il cliente vuole dormire sonni tranquilli, può stipulare, prima del decreto di trasferimento, una polizza assicurativa che copra eventuali danni alla casa
  3. Per partecipare all’asta è fondamentale che il cliente abbia la cauzione, ma nessuno gli vieta che possa richiedere un mutuo. Certo, spetta a te consulente assicurarti che sia un soggetto mutuabile prima di proporgli gli immobili e organizzarti in modo che le tempistiche per l’erogazione rientrino nei termini del saldo prezzo
  4. Far liberare un immobile occupato è molto più rapido di quanto si creda perché è direttamente il Tribunale a richiederne la liberazione. Il cliente deve solo presentare al più presto l’istanza di liberazione, così da accelerare i tempi, idealmente il giorno stesso dell’aggiudicazione
  5. Si può prenotare la visita dell’immobile (oltre 15 giorni dall’asta, come spiegato in questo articolo), ma in realtà il sopralluogo è un deterrente. Basti pensare infatti a quanti clienti decidano di non partecipare all’asta perché si lasciano impietosire dalla presenza di anziani o dai minori in casa, che il debitore esecutato fa trovare il giorno della visita, in bella vista seduti sul divano o sdraiati su un letto in mezzo alla stanza per scoraggiare l’interessato! Ed ecco perché proporre l’asta no look, invece, si rivela proprio la carta vincente, ne abbiamo parlato in questo articolo
  6. Può capitare che un parente o l’esecutato stesso tenti di minacciare il cliente al sopralluogo (motivo in più per cui non conviene far vedere l’immobile) ma non oserà mai farlo di fronte a un avvocato in sede d’asta, altrimenti incorrerebbe nel reato noto come turbativa d’asta

Scardinando ogni falsa credenza anche il cliente più timoroso e titubante si convincerà. Naturalmente la buona riuscita, cioè se riuscirai a convincere il tuo potenziale cliente a partecipare all’asta, dipenderà anche da te e da come valorizzerai la tua professionalità e costruirai un rapporto di fiducia con il tuo cliente. Proprio come fanno i vivacizzatori aste professionisti di Vivapro che ogni mese guadagnano una provvigione (oltre a quella concordata con il cliente) per ogni asta partecipata. Vuoi sapere come fanno? Visita il sito e scopri di più!

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